Oltre ai beni immobili, è possibile che vengano trasmessi altri beni del proprio patrimonio. Le imposte di successione in Italia sono tra le più favorevoli d'Europa; per quanto riguarda il denaro, le imposte variano da 4% a 8% del patrimonio mondiale del defunto. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le imposte non sono applicabili.
L'Italia prevede una franchigia di 1 milione di euro per ogni membro della famiglia in linea retta, compreso il coniuge, i figli e i nipoti. Per importi superiori a 1 milione, l'imposta dovuta sarebbe il 4%. La franchigia sale però a 1,5 milioni se l'erede è disabile.
Per i fratelli e le sorelle del defunto, la franchigia è di 100 mila euro, con un'imposta di 6% dovuta oltre questa cifra. Per gli altri parenti fino al 4° grado, non è prevista alcuna franchigia e l'imposta è pari a 6%. Per qualsiasi altro erede designato, l'aliquota d'imposta è di 8%.
Per fare un rapido esempio, supponiamo che un cittadino britannico o americano residente in Italia lasci 3 milioni di euro. Gli sopravvivono la moglie e i due figli come eredi e, con la piccola fortuna divisa equamente tra loro, ricevono ciascuno 1 milione di euro, quindi non sono dovute tasse.
Se invece la fortuna è di 4 milioni di euro, ciascuno di loro riceverebbe ⅓ o 1,33 milioni. Al netto della franchigia, ogni erede pagherebbe 4% sull'eccedenza, quindi poco più di 13 mila euro; una somma modesta per un'eredità così grande.
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